Una situazione di emergenza idrica si verifica quando la richiesta di acqua da parte dei cittadini è superiore alla disponibilità: in questo caso la domanda di acqua degli utenti non può essere soddisfatta. Le cause possono essere naturali, come ad esempio un prolungato periodo di scarse precipitazioni, o attribuibili ad attività umane, come l'inquinamento di sorgenti o pozzi, oppure accidentali, come la rottura di una tubazione. Al fine di agire in modo tempestrivo al manifestarsi di una crisi idrica, la Protezione Civile, in collaborazione con tutti gli enti che ordinariamente gestiscono le risorse idriche, effettua un monitoraggio periodico della disponibilità di acqua. Nel caso si verifichi una carenza, che non consente di soddisfare le richieste per i vari usi (civile, agricolo, industriale), la Protezione Civile interviene insieme agli Enti e alle Amministrazioni interessate, per definire ed attuare le misure necessarie a fronteggiare le sotuazioni critiche ed evitare ulteriori conseguenze negative, quali ad esempio "black out" nel settore energetico. In particolare, quando si verifica un'emergenza idrica per uso potabile, il gestore dell'acquedotto attua un piano di emergenza che può prevedere un incremento della risorsa attraverso la distribuzione di acqua imbustata o con autobotti e di contemporaneamente una riduzione dei consumi attraverso il razionamento della risorsa e il risparmio idrico. La quantità individuale giornaliera da assicurare in caso di emergenza acuta è stimata pari a non più di 50 litri d'acqua potabile. Nella maggior parte del territorio italiano l'acqua potabile è, in condizioni normali, un bene a disposizione di tutti senza particolari vincoli al consumo. L'acqua, però, è una risorsa limitata. E' bene perciò che le famiglie apprendano ad utilizzarla in modo equilibrato, evitando gli sprechi, preparandosi anche ad affrontare situazioni possibili di crisi idrica temporanee, per ridurre al minimo eventuali disagi e problemi igienico-sanitari. [La protezione civile in famiglia: crisi idrica]
COSA FARE...in caso di scarsità nella risorsa idrica
In caso di sospensione dell’erogazione dell’acqua
prima della sospensione, fai una scorta minima di acqua per bagno e cucina e rifornisciti di piatti, posate, bicchieri di plastica, ovatta e alcool denaturato;
spegni lo scaldabagno elettrico e riaccendilo dopo che è tornata la corrente per evitare danni alle resistenze di riscaldamento;
appena ripristinata l’erogazione dell’acqua, evita di usare lavatrice, lavastoviglie e scaldabagno fino al ritorno della normalità, perché potrebbero verificarsi fenomeni di acqua scura.
Per risparmiare acqua
rifornisci i rubinetti di dispositivi frangigetto che consentano di risparmiare l'acqua;
verifica che non ci siano perdite. Se, con tutti i rubinetti chiusi, il contatore gira, chiama una ditta specializzata che sia in grado di controllare eventuali guasti o perdite nella tubatura e nei sanitari;
non lasciar scorrere inutilmente l'acqua del rubinetto, ma aprilo solo quando è necessario, ad esempio mentre si lavano i denti o durante la rasatura della barba;
non utilizzare l’acqua corrente per lavare frutta e verdura: è sufficiente lasciarle a bagno con un pizzico di bicarbonato;
quando è possibile, riutilizza l’acqua usata: l’acqua di cottura della pasta, ad esempio, per sgrassare le stoviglie, quella utilizzata per lavare frutta e verdura per innaffiare piante e fiori;
utilizza lavatrici o lavastoviglie, possibilmente nelle ore notturne, solo a pieno carico, e ricordati di inserire il programma economizzatore se la biancheria o le stoviglie da lavare sono poche;
utilizza i serbatoi a due portate, nei servizi igienici; consente di risparmiare circa il 60% dell’acqua attualmente usata con serbatoi a volumi fissi ed elevati;
preferisci la doccia al bagno: è più veloce e riduce di un terzo i consumi;
quando vai in ferie o ti assenti per lunghi periodi da casa, chiudi il rubinetto centrale dell’acqua;
non utilizzare acqua potabile per lavare automobili.
http://www.ncpcstasia.weebly.com - Sito ufficiale N.C.P.C. di Sant'Anastasia (NA) - ultimo aggiornamento Dicembre 2014