Il rischio nucleare deriva principalmente dagli effetti nocivi che l'esposizione a radiazioni ionizzanti in dose eccessiva comporta sia per la vita umana e animale che per l'ambiente. Per quanto attiene alla radioattività artificiale le principali fonti di rischio possono derivare da incidenti che avvengono: - da impianti nucleari italiani e stranieri, anche se disattivati; - da apparecchiature industriali e mediche che usano materie o detengono sostanze radioattive; - da impianti di ricerca; - da scorie; - da trasporto di sostanze radioattive; - da presenza di natanti a propulsione nucleare, compresi i sommergibili, in alcune aree portuali o che incrociano in prossimità delle coste italiane; - da caduta di satelliti con sistemi nucleari a bordo; - da altre attività non conosciute.
In Italia, nonostante la definitiva chiusura delle centrali nucleari in seguito al referendum del novembre 1987, il rischio nucleare continua ad essere significativamente alto, sia per la diffusione delle fonti minori di radioattività sia perché il nostro paese può essere coinvolto da incidenti che si verifichino negli altri paesi europei dove continuano a funzionare centrali nucleari. Basti pensare che sono circa 13 le centrali nucleari a distanza minore di 200 km dal confine italiano (6 in Francia, 4 in Svizzera, 2 in Germania ed 1 in Slovenia). Giova rammentare l'incidente di Chernobyl che ha messo in evidenza come, in condizioni di diffusione atmosferica sfavorevole, incidenti ad impianti nucleari lontani dal territorio nazionale possano determinare contaminazioni radioattive su lunghe distanze di acqua, aria e suolo. Si sottolinea inoltre che il perfezionamento tecnologico produce impianti e apparecchiature con margini di sicurezza sempre più elevati. Tuttavia, sebbene raramente, gli incidenti possono verificarsi e sono per lo più imputabili al "fattore umano". Per ottenere un'efficace prevenzione, dunque, occorre assicurare un'adeguata formazione, a tutti i livelli, che consenta di sviluppare una consistente cultura del rischio. [fonte: protezionecivilecalabria.it]
COSA FARE...in caso di incidente nucleare
seguire attentamente gli ordini imposti dalle autorità e dai soccorritori;
se si è in casa o in un luogo chiuso, non uscire, chiudere porte e finestre e sigillarle con nastro adesivo e tamponare le fessure con panni bagnati; inoltre, proteggere bocca e naso con un panno bagnato;
se si è all’aperto mettersi al riparo in un luogo chiuso;
ascoltare radio e TV e prestare attenzione alle informazioni divulgate dall’autorità con mezzi megafonici in modo tale da essere sempre informato sulle misure da adottare fino al cessato allarme.